L'ultimo saluto prima del Lockdown

L'ultima volta che ci siamo incontrati, io e Alberto, scherzavamo sul fatto che fosse immune al COVID-19, perché sempre "sotto spirito".
Da allora non ci siamo più visti, ma grazie ad amici e parenti, so che continua a vivere sempre li, in stazione, sotto alla "sua" antenna, e che è riuscito veramente a sopravvivere alla prima fase di questo terribile virus, ma che le sue condizioni sono sempre più precarie.
Chi è senza tetto, come lui, si affida alla carità di passanti e di negozianti che donano loro avanzi, denaro e talvolta vestiti. Con il Lockdown per Alberto e molti altri non è stato più possibile ricevere alcun tipo di compassione umana. 
Spero che con la ripresa delle nostre routines, anche chi vive per strada possa tornare, in un qualche modo, ad avere una vita migliore rispetto ai mesi passati in quarentena.  
Mi auguro di poter incontrare di nuovo nelle prossime settimane molti degli "INVISIBILI" che conosco e potervi parlare delle loro storie.

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